MONTAGNA – Il Presidente Granelli: ‘Occorre un nuovo modello di sviluppo per collegare nel PNRR la strategia per la Montagna, le Aree Interne e il Piano Borghi’
Un nuovo problema si affaccia sul prossimo futuro di automobilisti e autotrasportatori italiani, che rischiano di non poter più accendere i motori dei loro mezzi. La causa? La mancanza di urea, additivo derivato dall’ammoniaca che riduce le emissioni dei motori diesel Euro 5 ed Euro 6. E così, a farne le spese sono proprio auto e camion di ultima generazione e, quindi, gli automobilisti e gli imprenditori che recentemente hanno cambiato automezzo o rinnovato la flotta aziendale. Ma ora, a causa dell’interruzione di fabbricazione da parte dello stabilimento italiano appartenente a uno dei più grandi produttori al mondo di questo additivo, rischiano di stare fermi. Peraltro, in Europa, anche le altre industrie del settore hanno rallentato oppure fermato del tutto la produzione.
Le scorte iniziano a scarseggiare, i prezzi di quel poco che si trova sono saliti alle stelle (quasi duplicati) e non si hanno certezze su tempi di consegna in caso di ordini. “Questa circostanza – spiegano da Confartigianato Autoriparazione – rischia di avere conseguenze disastrose. Chi viaggia con veicoli Euro 5 ed Euro 6, e deve quindi usare l’urea, rischia un blocco forzato. Questo additivo, infatti, è fondamentale per l’accensione del motore. Una minaccia che vale per il comparto dell’autotrasporto, e di conseguenza per tutto il sistema economico che basa logistica e distribuzione sul trasporto su gomma, e che avrebbe un impatto potenziale su milioni di singoli cittadini, che utilizzano autovetture di quelle categorie per muoversi in città e in tutto il Paese, per andare al lavoro, a fare la spesa e in tanti momenti della quotidianità”.
“L’auspicio è che arrivi una risposta pronta e decisa da parte delle Autorità per arginare un’emergenza che rischia di assumere dimensioni spaventose e conseguenze, anche sociali, imprevedibili. Non possiamo rischiare di arrivare al fermo. Urgente e prioritario allertare le Istituzioni per permettere di pianificare le prossime settimane nell’interesse di settori economici e privati cittadini”, concludono i rappresentanti di Confartigianato Autoriparazione. Un appello unito che si unisce alle dure prese di posizione di Confartigianato Trasporti, che nei giorni scorsi ha lamentato il rischio paralisi per l’economia italiana, a causa del blocco dei servizi di autotrasporto, e l’effetto paradossale di danneggiare le imprese che hanno fatto sforzi per acquistare veicoli meno inquinanti”.
L’articolo AUTORIPARAZIONE – Confartigianato Autoriparazione lancia l’allarme: “Auto e camion resteranno fermi senza urea” proviene da Confartigianato Imprese.