MERCATI ESTERI – Confartigianato protagonista alla Conferenza nazionale dell’export e internazionalizzazione delle imprese

MERCATI ESTERI – Confartigianato protagonista alla Conferenza nazionale dell’export e internazionalizzazione delle imprese

Nel quadro degli Stati Generali della diplomazia 2024, il 18 dicembre, il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha aperto, presso l’Università Bocconi di Milano, la seconda edizione della Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese.

“Ho fortemente voluto che quest’anno la Conferenza si tenesse a Milano – uno dei più importanti poli economici del Paese – per rafforzare il confronto diretto tra la nostra rete diplomatica e i rappresentanti delle imprese, delle associazioni di categoria e delle agenzie di sostegno pubblico all’export” ha affermato Tajani, che ha proseguito “vogliamo sostenere le nostre aziende nel loro processo di internazionalizzazione, aiutandole ad operare in un contesto geopolitico in continuo mutamento e nel quale è fondamentale che il Sistema Italia affronti in maniera coordinata le grandi sfide dell’economia globale”.

Tra i protagonisti della giornata il Vicepresidente vicario di Confartigianato, Eugenio Massetti, il quale, nel suo intervento, ha delineato la situazione delle micro e piccole imprese italiane e le prospettive per il Made in Italy.
Massetti ha sottolineto l’importanza di una collaborazione sempre più stretta e costante tra le autorità pubbliche e le imprese, un aspetto essenziale in un contesto internazionale in continuo cambiamento. “In questa fase delicata, momenti di dibattito come quello odierno sono estremamente benvenuti”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di un confronto continuo per rispondere alle sfide globali.

Un aspetto centrale è il posizionamento storico delle PMI italiane, tradizionalmente orientate verso i mercati europei e nordatlantici. Oggi, però, queste imprese si trovano ad affrontare nuove difficoltà: la debolezza dell’economia tedesca, il conflitto in Ucraina, il riposizionamento della Cina e l’emergere di nuovi attori internazionali. Di fronte a queste sfide, le PMI italiane sono chiamate a rendere la propria offerta più competitiva e a espandersi in nuovi mercati emergenti come l’Africa e l’Arabia Saudita, che richiedono competenze specifiche e approcci diversificati.

Il Vice Presidente di Confartigianato ha poi ribadito l’importanza di sostenere l’internazionalizzazione delle PMI attraverso strumenti di finanza agevolata, come il Fondo 394 di Simest, il voucher TEM digitale e i bonus per fiere ed export digitale. Questi strumenti sono fondamentali per sostenere l’innovazione e la crescita, insieme alla collaborazione consolidata con l’ICE, che ogni anno consente a centinaia di piccole imprese di farsi conoscere sui mercati esteri.

Tuttavia, Massetti ha evidenziato un problema crescente: la riduzione delle risorse destinate alla promozione internazionale. “Negli ultimi due anni, abbiamo assistito a una diminuzione di fondi cruciali per le PMI italiane”, ha detto, esortando a invertire questa tendenza per mantenere la competitività delle nostre imprese sui mercati globali. In particolare, le collettive organizzate dall’ICE nelle fiere internazionali sono uno strumento indispensabile per abbattere i costi di partecipazione e offrire alle PMI servizi aggiuntivi, come il concept espositivo e l’immagine coordinata.

Massetti ha anche parlato del valore delle PMI italiane, che esprimono la qualità, la passione e l’eccellenza del Made in Italy. “La qualità da sola non basta; è essenziale raccontare la storia, la cultura, la tradizione e il territorio che si celano dietro ogni prodotto italiano”, ha affermato. In questo contesto, lo storytelling rappresenta uno strumento fondamentale per differenziare le imprese italiane sui mercati internazionali. Il progetto “Benfatto – an artisan story”, frutto della collaborazione tra il MAECI e Confartigianato, è un esempio di promozione integrata che ha come obiettivo quello di valorizzare l’identità e la tradizione artigiana.

In un mondo sempre più digitale, Massetti ha riconosciuto anche l’importanza delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, la blockchain e l’ottimizzazione della supply chain. Queste innovazioni offrono alle PMI italiane nuovi strumenti per l’internazionalizzazione, senza però dimenticare il valore della tradizione artigianale. “La fusione tra innovazione digitale e manualità intelligente è la chiave per affrontare le sfide future”, ha concluso.

Infine, Massetti ha sottolineato l’importanza dell’accordo con SACE, che offre alle PMI italiane una gamma di servizi e formazione per aiutarle a crescere sui mercati esteri, e ha espresso il suo apprezzamento per il Ministero degli Affari Esteri e l’ICE, che ogni anno supportano le imprese italiane nella loro espansione internazionale. Massetti ha ribadito l’impegno di Confartigianato a sostenere le PMI italiane e a lavorare insieme alle istituzioni per rafforzare la competitività del Made in Italy nel mondo. “Solo attraverso una stretta collaborazione, potremo garantire alle nostre piccole imprese un futuro di successo sui mercati internazionali”, ha affermato, sottolineando il ruolo cruciale delle PMI nel panorama economico globale.

L’evento si è concluso con una sessione dedicata alla diplomazia dello sport, incentrata sui Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano-Cortina 2026, che permetterà di valorizzare il saper fare italiano nel settore sportivo. Ed è proprio in questo contesto che Confartigianato ha mostrato ancora una volta il protagonismo delle imprese artigiane. Paolo Manfredi, Responsabile di Confartigianato Sport, è intervenuto evidenziando l’eccellenza dell’artigianato italiano nella realizzazione di prodotti e servizi per l’attività sportiva e portando sul palco la testimonianza dell’azienda Ortholabsport, specializzata nella creazione di plantari e protezioni su misura per migliorare le performance nel mondo sportivo. Un esempio della qualità espressa dalle imprese artigiane che, anche in questo settore, danno vita a pezzi unici, capolavori di manualità e di tecnologia, simboli di pregiata manifattura made in Italy e di un modello produttivo che vince la ‘gara’ dello sviluppo economico e sociale a misura d’uomo.

 

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