MEDIA – Su Spirito artigiano la forza dell’artigianato: cuore, mente, mani per affrontare le sfide globali
Il nuovo numero di Spirito Artigiano si apre con un forte richiamo all’importanza dell’artigianato come patrimonio culturale e socio-economico. E’ la Fondazione Germozzi a indicare le storie, le sfide e le opportunità che definiscono l’Impresa a Valore Artigiano, un concetto che va oltre la mera produzione, incarnando tradizioni e passioni che arricchiscono il nostro tessuto sociale. L’artigianato è un patrimonio culturale vivo, dove ogni creazione narra una testimonianza di passione e abilità. Tuttavia, oggi, affronta sfide cruciali, tra cui la globalizzazione, la digitalizzazione e la sostenibilità. L’invito è a preservare le tradizioni artigiane mentre si abbracciano l’innovazione e le nuove tecnologie, creando un equilibrio tra ‘Human Touch’ e modernità. Ogni imprenditore artigiano è visto come un narratore, capace di infondere significato e valore nei propri prodotti. La comunicazione del valore dell’artigianato è fondamentale per contrastare il consumismo dilagante, e i social media offrono una piattaforma per educare e coinvolgere un pubblico più ampio. Le tradizioni locali, infatti, rappresentano un mosaico che arricchisce la cultura italiana. I giovani, poi, possono essere il motore della trasformazione nel settore artigiano. Offrire formazione e trasmettere valori è essenziale per assicurare che la passione per l’artigianato continui a vivere. Le sfide demografiche in Italia richiedono un approccio integrato, che include politiche per sostenere la natalità e una gestione razionale dell’immigrazione.
Gli imprenditori artigiani si muovono in un contesto denso di incognite, di crisi, di opportunità. Il contributo di Giulio Sapelli, Presidente della Fondazione Germozzi, mette in luce la crisi economica europea, accentuata da conflitti globali. La Germania, come epicentro delle tensioni economiche, si trova in difficoltà a causa di scelte politiche e strategiche che ne minano la vitalità. Sapelli invita a riflessioni profonde su come l’Europa possa affrontare queste sfide in un contesto di instabilità geopolitica.
Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato, analizza l’impatto delle guerre sull’economia mondiale, con particolare attenzione alle ripercussioni per l’Italia. La crisi energetica e l’aumento dei prezzi delle materie prime hanno avuto effetti devastanti su piccole e micro imprese, evidenziando la necessità di un ripensamento strategico e di investimenti sostenibili.
Paolo Manfredi, consulente per la Trasformazione digitale di Confartigianato, evidenzia che l’artigianato e le piccole imprese italiane possono rappresentare un modello di sviluppo sostenibile anche in contesti lontani da noi, come l’Argentina. Manfredi sottolinea l’importanza di un sistema di competenze e tecnologie che trasformi le materie prime in prodotti di valore aggiunto. Racconta un aneddoto della regione argentina di Catamarca, dove le difficoltà nella catena di produzione evidenziano la necessità di innovazione e di un approccio integrato per ottimizzare le risorse locali. L’artigianato, secondo Manfredi, è un modello equo e sano che favorisce lo sviluppo economico e sociale, e Confartigianato emerge, in ambito internazionale, come esempio di supporto efficace alle piccole imprese.
E’ ancora la Fondazione Germozzi a rilevare l’importanza dell’orientamento scolastico come momento chiave per il futuro degli studenti. Spesso relegato a un mero adempimento burocratico, l’orientamento dovrebbe invece concentrarsi sulle aspirazioni individuali, permettendo agli studenti di riflettere sulle loro identità professionali. La Fondazione Germozzi sottolinea il crescente interesse per le scuole tecnico-professionali, che offrono competenze pratiche e opportunità di lavoro. E indica la necessità di un orientamento personalizzato che valorizzi le inclinazioni degli studenti, sfatando miti legati alla scelta del percorso scolastico da intraprendere e promuovendo le professioni tecniche come scelte di grande valore.
Francesco Giacomin riflette sull’impatto dell’intelligenza artificiale sulla rappresentanza degli interessi, interrogandosi su come le Associazioni d’impresa possano adattarsi ai nuovi scenari aperti dalla rivoluzione digitale. Sottolinea che, sebbene i principi di rappresentanza rimangano invariati, le modalità operative devono evolversi. L’IA offre opportunità per migliorare la comprensione delle esigenze dei soci e per sviluppare strategie di comunicazione più efficaci. Giacomin evidenzia l’importanza di un approccio sistemico che integri tecnologie emergenti per rispondere ai bisogni delle piccole e medie imprese, promuovendo un’azione collettiva e innovativa da parte del sistema associativo.
Il professor Alessandro Sterpa, esperto di diritto pubblico, intervistato da Federico Di Bisceglie, approfondisce il legame tra l’artigianato e la Costituzione italiana, in particolare l’articolo 45, che sancisce la tutela e lo sviluppo dell’artigianato. Sterpa ricorda che la ‘protezione’ dell’artigianato nella Costituzione è frutto dell’impegno di Michele Gortani, un deputato democristiano, che riuscì a far inserire il riferimento all’artigianato nel secondo comma dell’articolo 45, inizialmente dedicato solo alla cooperazione. Gortani considerava l’artigianato come un “antidoto all’omologazione”, fondamentale per valorizzare il “particolare” e preservare l’identità territoriale in un’epoca di modernità livellatrice. Oggi, la tutela dell’artigianato è regolata a livello regionale, permettendo agli enti locali di rispondere meglio alle esigenze del territorio. Sterpa riconosce che, sebbene ci sia molto lavoro da fare, è fondamentale che le leggi siano più orientate a semplificare la burocrazia, spesso gravosa per le piccole imprese. Contrariamente all’idea che la piccola dimensione degli artigiani rappresenti una debolezza, Sterpa sostiene che la cura del particolare e l’unicità del prodotto sono potenti leve competitive. Gli artigiani possono infatti eccellere anche nel grande mercato europeo grazie a questa specializzazione. Un tema centrale dell’intervista è il rapporto tra intelligenza artificiale (IA) e intelligenza artigiana. Sterpa sottolinea che l’IA dovrebbe essere utilizzata come strumento al servizio degli artigiani, per semplificare le operazioni e facilitare ricerche di mercato. La legislazione deve adattarsi a queste innovazioni, mantenendo sempre al centro l’artigianato e l’umanità del lavoro. La valorizzazione dell’artigianato è una condizione essenziale per la crescita economica e l’innovazione, ponendo l’accento sulla necessità di una maggiore tutela e di un approccio legislativo che abbracci le nuove tecnologie.
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