MEDIA – Su Il Foglio l’appello del Presidente Granelli: “Subito sostegno per l’accesso al credito delle MPI”
Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli interviene oggi su Il Foglio per lanciare l’allarme sull’aumento del costo del denaro a seguito dei rialzi dei tassi di interesse decisi dalle autorità monetarie. Per le piccole imprese, già gravate dai folli rincari dell’energia e delle materie prime, significa maggiore difficoltà ad affrontare una fase dalle prospettive incerte per investimenti e occupazione. Granelli rivolge quindi un appello alle istituzioni e al mondo delle banche affinchè si metta in atto un impegno straordinario e responsabile per sostenere l’accesso al credito per le aziende, specialmente quelle di piccole dimensioni.
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Come se non bastassero i folli rincari dell’energia e delle materie prime, sulle imprese stanno per scaricarsi gli effetti dei ripetuti aumenti dei tassi di interesse decisi dalla Fed. Denaro più costoso significa maggiore difficoltà ad affrontare una fase già molto difficile, dalle prospettive incerte per investimenti e occupazione. Una situazione che preoccupa Confartigianato dalla quale arriva l’allarme sui problemi di liquidità degli artigiani e dei piccoli imprenditori storicamente penalizzati nell’accesso ai finanziamenti.
All’indomani dell’ennesimo rialzo del costo del denaro, il Presidente della Confederazione, Marco Granelli, interviene con un appello alle istituzioni e al mondo delle banche affinchè si metta in atto un impegno straordinario e responsabile per sostenere l’accesso al credito per le aziende, specialmente quelle di piccole dimensioni.
Come dire che agli indispensabili interventi adottati dal Governo per fronteggiare l’emergenza del caro-energia, ora bisogna affiancare misure altrettanto incisive per affrontare gli aspetti legati all’emergenza-liquidità e ai debiti contratti dagli imprenditori negli ultimi anni.
Il richiamo di Granelli, che si affianca a quello lanciato in questi giorni dal Presidente dell’Abi Antonio Patuelli, punta a tre obiettivi. Innanzitutto prolungare gli strumenti e i meccanismi di agevolazione dei prestiti. Contemporaneamente garantire, anche a livello europeo, nuove moratorie e la ristrutturazione dei finanziamenti per sostenere i debiti almeno fino alla conclusione della crisi energetica. E ancora, mettere in sinergia e potenziare le forme di garanzia privata offerte dai Consorzi fidi con gli strumenti pubblici come il Fondo per le Pmi e Sace.
Scendendo nel dettaglio delle proposte di Confartigianato, si tratta di continuare a garantire alle banche flessibilità di azione nella valutazione delle situazioni critiche, consentendo loro, ad esempio, di accordare a famiglie e imprese rinegoziazioni, moratorie di pagamento o proroghe di moratorie in essere, senza l’obbligo di classificazione del debitore in forborne o, addirittura, in default secondo la regolamentazione europea in materia.
Serve quindi assicurare l’allungamento delle esposizioni debitorie con una misura ad hoc per sostenere la rinegoziazione dei debiti, senza l’obbligo di erogazione di credito aggiuntivo. Un’operazione che potrebbe essere supportata dal Fondo di garanzia per le Pmi in partnership con i Consorzi fidi.
Lo stesso Fondo di garanzia per le Pmi, secondo Confartigianato, va dotato di risorse adeguate a potenziarne l’attività in base alle esigenze delle imprese e all’andamento della congiuntura economica.
Per accompagnare la domanda di credito delle piccole imprese, Confartigianato pensa anche a strumenti di finanziamento innovativi e alternativi al canale bancario, anche attraverso la raccolta di risparmio orientato al loro finanziamento.
Garantire liquidità alle piccole imprese significa anche liberare i crediti fiscali bloccati per i lavori incentivati dai bonus edilizia. Confartigianato torna a sollecitare un intervento risolutivo, con il coinvolgimento di un acquirente di ultima istanza come Poste e Cassa Depositi e Prestiti.
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