MEDIA – ‘Spirito Artigiano’ esplora il 2024: il talento degli imprenditori tra sfide e opportunità

MEDIA – ‘Spirito Artigiano’ esplora il 2024: il talento degli imprenditori tra sfide e opportunità

Le prospettive dell’artigianato e delle piccole imprese e il futuro della nostra economia sono al centro del primo numero dell’anno di ‘Spirito Artigiano’. In apertura, il Presidente di Confartigianato Marco Granelli sottolinea le qualità dei piccoli imprenditori, protagonisti del made in Italy, e le loro aspettative di fronte alle tante sfide che attendono il nostro Paese e alle incognite degli scenari mondiali.

E proprio il contesto in cui si muoveranno le imprese nel 2024, una sorta di ‘percorso ad ostacoli’, è disegnato da Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato.

Il futuro della rappresentanza delle piccole imprese è il tema analizzato da Francesco Giacomin, già Segretario di Confartigianato Vicenza, il quale approfondisce i nuovi compiti di chi è chiamato a rappresentare gli interessi di un mondo imprenditoriale in profonda evoluzione e immerso in una realtà in costante e rapido cambiamento.

Le possibili risposte ai mutamenti sociali ed economici sono l’argomento che Franca Maino, Direttrice Scientifica di Percorsi di secondo welfare e docente all’Università degli Studi di Milano, affronta sottolineando l’importanza di agire insieme nel settore del welfare, con l’apporto di tutti gli attori che possono contribuire all’ideazione e implementazione di misure di contrasto alle diseguaglianze e a sostegno del benessere delle persone e delle comunità.

Talento e competenze sono le ‘doti’ che le imprese devono sfoderare per affrontare le trasformazioni dei mercati e dell’economia. Su questo tema, Vincenzo Mamoli, Segretario Generale di Confartigianato, richiama la necessità di sfidare le visioni convenzionali: “Il talento non si esaurisce nelle mere competenze tecniche, ma si manifesta come un’espressione unica del valore generato attraverso la riflessività e l’empowerment individuale. Vi è bisogno di una nuova ‘call to action’ per le imprese: superare la mera ricerca di competenze tecniche e concentrarsi sulle qualità relazionali dei propri membri”.

La sostenibilità è un tema-cardine sul quale si gioca il futuro del futuro dell’artigianato e delle piccole imprese: delle complessità e delle opportunità che su questo fronte attendono i nostri imprenditori parla Bruno Panieri, direttore delle Politiche economiche di Confartigianato. E Antonio Payar, Responsabile Scientifico, per Confartigianato, del Progetto ‘Nuovo Sociale’, indica lo ‘Spirito Artigiano’ come impegno rigenerativo per la rivoluzione sostenibile delle PMI Italiane nel contesto post Covid.

Tra le esperienze di sostenibilità, quella delle nuove forme di turismo sono oggetto di un’intesa tra Confartigianato e l’Associazione Europea delle Vie Francigene, illustrata da Sami Tawfik, che puntano a valorizzare le peculiarità dei territori, tra tradizione e innovazione, con un’attenzione particolare ai mestieri artigiani e alle innovazioni imprenditoriali.

Andrea Trevisani, direttore delle Politiche fiscali di Confartigianato, tratteggia i contenuti della riforma fiscale varata ad agosto del 2023 che la Confederazione ha valutato positivamente in quanto apre un percorso che ha tutte le caratteristiche per semplificare il sistema fiscale e per orientarlo alla crescita.

L’intelligenza artificiale è un’altra sfida con cui devono confrontare le imprese. Secondo Fabio Bassan, docente di Diritto internazionale all’Università Roma Tre, intervistato da Federico Di Bisceglie, “bisogna lavorare per veicolare tra gli imprenditori un messaggio chiaro: l’intelligenza artificiale è uno strumento che può agevolare il processo produttivo e rappresentare un ‘ponte’ tra l’idea frutto della creatività artigiana e la creazione del prodotto finale”.

 

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