MEDIA – Più semplice fare impresa: su QN Confartigianato e gli interventi annunciati dal Ministro Zangrillo
Il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha annunciato che entro quest’anno saranno semplificate 200 procedure riguardanti l’attività delle imprese, un anno prima rispetto all’obiettivo fissato al 2024 nel Pnrr (che ne mette in scadenza 600 entro il 2026). Su QNEconomia&Lavoro, l’inserto settimanale dei quotidiani Il Giorno, il Resto del Carlino, La Nazione, il Presidente di Confartigianato Marco Granelli commenta gli interventi che dovrebbero alleggerire gli adempimenti a carico degli imprenditori, a cominciare da quelle artigiane.
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Il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha annunciato che entro quest’anno saranno semplificate 200 procedure, un anno prima rispetto all’obiettivo fissato al 2024 nel Pnrr (che ne mette in scadenza 600 entro il 2026). Zangrillo è convinto che la burocrazia non debba essere da “intralcio, ostacolo” per i cittadini e per le imprese, ma un’opportunità. “Abbiamo bisogno di renderla più semplice, oggi abbiamo una legislazione che si accavalla e si intreccia. La semplificazione amministrativa è cruciale”.
Nel primo pacchetto di interventi su cui sta lavorando, anche con le associazioni di categoria, dovrebbe trovare spazio innanzitutto la standardizzazione delle procedure di avvio delle attività artigiane prive di requisiti professionali o autorizzazioni preventive. Si tratta di un primo step utile a fare chiarezza e ad eliminare le richieste, purtroppo non infrequenti, di informazioni e documenti non previsti dalla legge. Questo intervento avrà, inoltre, il merito di chiarire quali, tra le tante nuove attività sviluppatesi in questi ultimi anni, soprattutto nell’ambito dei servizi, sono attività ‘a valore artigiano’, rafforzando e rilanciando il settore. A seguire sarà la volta della semplificazione degli sportelli unici per le attività produttive e per l’edilizia e l’individuazione del “catalogo dei procedimenti”, grazie al quale ogni impresa potrà conoscere con certezza quali procedure seguire per aprire o modificare la propria attività su tutto il territorio nazionale.
Confartigianato è tra le Organizzazioni più impegnate nel confronto con il Ministero della Pubblica Amministrazione per fornire un contributo di proposte che consenta di mettere a punto interventi efficaci e mirati sulle tante, diverse tipologie di impresa, non soltanto artigiane.
“Il ‘pacchetto’ di semplificazioni annunciato dal Ministro Zangrillo – spiega il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – ci fa ben sperare nella semplicità di avvio e di gestione dell’attività d’impresa e in una comunicazione più fluida e diretta tra gli imprenditori e gli uffici pubblici. Per le imprese significa risparmiare tempo e denaro. Digitalizzazione delle comunicazioni tra imprese e Pa, interazione delle banche dati pubbliche, standardizzazione delle procedure sono le parole d’ordine per combattere davvero la malaburocrazia e semplificare la vita degli imprenditori. In questo modo si creeranno le condizioni per applicare finalmente il principio dell’’once only’, in base al quale le pubbliche amministrazioni non possono chiedere all’impresa dati già in loro possesso. E attenzione: la Pa non può raggiungere questi risultati da sola. Serve un costante coinvolgimento delle Associazioni imprenditoriali che, in una logica di sussidiarietà, possono contribuire alla conoscenza delle esigenze di semplificazione espresse dalle imprese”.
“Ovviamente – aggiunge Granelli – semplificazione burocratica non significa deregulation e non deve essere semplicistica. Nel senso che lo snellimento di inutile e costosa burocrazia non fa venire meno la necessità di garantire gli indispensabili requisiti di qualificazione professionale per svolgere molte attività imprenditoriali. Da sempre riteniamo che una Pa rapida ed efficiente, capace di stare al passo con gli imprenditori è una delle condizioni essenziali per favorire lo svolgimento delle attività economiche, consentire ai giovani di mettersi in proprio, essere attrattivi per gli investitori. In sintesi, per il rilancio dello sviluppo del nostro Paese. Le misure del Ministro Zangrillo possono essere la vera svolta per una buona amministrazione alleata degli imprenditori”.
Confartigianato si batte da tempo proprio per eliminare inutile burocrazia cartacea e semplificare il rapporto tra imprese e Pa.
Basti ricordare che le complicazioni, le attese in fila agli sportelli, lo stillicidio di scadenze ‘rubano’ 238 ore l’anno agli imprenditori italiani soltanto per occuparsi degli adempimenti fiscali. E’ una diretta conseguenza del fatto che in Italia sono in vigore circa 800 norme tributarie.
Anche sul fronte dell’innovazione digitale, la Pubblica Amministrazione mostra ancora notevoli ritardi. Rimane bassa l’interazione on line tra cittadini e Pa: nel 2022 soltanto il 40,4% degli italiani ha utilizzato Internet per ‘dialogare’ con gli uffici pubblici tramite portali online (e-Government Users), a fronte del 64,8% della media Ue. Siamo al terzultimo posto in Europa, davanti solo a Romania e Bulgaria.
In particolare, Confartigianato rileva che soltanto il 28% delle Amministrazioni locali prevede la possibilità di completare on line le pratiche amministrative. Si peggiora per quanto riguarda gli adempimenti per il settore dell’edilizia: solo il 15% dei Comuni italiani consente l’avvio e la conclusione per via telematica dell’intero iter relativo ai permessi di costruire. E nel Mezzogiorno questa percentuale scende al 9%. Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato, sempre nei Comuni del Sud le fasi di progettazione, aggiudicazione ed esecuzione degli appalti hanno una durata superiore del 25% rispetto alla media nazionale.
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