MEDIA – Lo ‘Spirito Artigiano’ delle donne: in cammino per realizzare la parità di genere
E’ un numero di Spirito Artigiano tutto ‘al femminile’ quello che conclude il 2023, aprendo però nuove prospettive per un futuro in cui finalmente la parità di genere possa trovare piena cittadinanza.
Ad auspicarla con forza, nella copertina di Fondazione Germozzi, sono le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di Papa Francesco. Entrambi richiamano la necessità di un rinnovato e deciso impegno per offrire alle donne il ruolo da protagoniste nel costruire un modello di sviluppo sostenibile e un mondo migliore, più giusto e inclusivo.
Ed è proprio una ‘firma’ femminile, quella di Eleonora Di Maria, docente di economia all’Università di Padova, ad offrirci una lettura originale dell’impatto delle trasformazioni digitali sulle imprese artigiane che aprono nuove opportunità di crescita ma richiedono anche nuove competenze.
L’indipendenza economica delle donne e l’equità di genere realmente applicate nel mondo del lavoro sono, nell’analisi di Stefania Santucci, manager, consulente di direzione, business coach, il prerequisito fondamentale anche per realizzare nuove opportunità di successo e di business per le imprese.
La maggiore partecipazione delle donne alla vita pubblica (politica, sociale e d’impresa) è il tema approfondito da Martina Carone, Docente di Analisi dei Media all’Università di Padova, che si sofferma ad analizzare le radici della disparità di genere per concludere che “più inclusione, più coinvolgimento, più partecipazione, più accountability, più attenzione all’ambiente, vale a dire le caratteristiche tipiche delle leadership femminili, sembrano essere perfette per i nostri tempi segnati da crisi di ogni tipo”.
Azzurra Rinaldi, docente di Economia Politica all’Università Unitelma Sapienza di Roma, tocca un tema molto concreto nel presentare il suo libro dal titolo “Le signore non parlano di soldi” che mette a nudo pregiudizi da demolire, come quello secondo il quale una donna che parla di denaro sarebbe volgare, poco elegante. In una parola: inadeguata. E, invece, proprio l’attività economica, la creazione di una propria iniziativa imprenditoriale, è la strada per il riscatto di molte donne italiane.
Sullo stesso argomento riflette Claudia Segre, esperta di finanza, secondo la quale offrire alle donne un maggiore accesso e libertà d’azione sulle loro risorse finanziarie, aiuterà a costruire le basi per un’economia più resiliente ed equa. “Credo fermamente – scrive la Segre – che l’alfabetizzazione finanziaria sia uno strumento di emancipazione utile a migliorare l’inclusione sociale e lavorativa delle persone, donne in primis”.
Proprio una testimonianza dell’impegno femminile nel mondo del lavoro per affrontare i grandi problemi della società arriva da Elena Sodano, alla guida dell’Associazione RaGi di Catanzaro che opera al fianco di chi lotta ogni giorno contro le malattie neurodegenerative in Calabria.
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