EX ILVA – Confartigianato a confronto con il Governo sulle misure per le imprese dell’indotto di Acciaierie d’Italia
Confartigianato ha partecipato ieri sera a Palazzo Chigi al tavolo di confronto tra il Governo e le associazioni che rappresentano l’indotto di Acciaierie d’Italia. Per il Governo ha presieduto la riunione il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e hanno partecipato i Ministri dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone, il ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione, il Sud e il Pnrr Raffaele Fitto (in videocollegamento).
Nel corso della riunione, il Governo ha informato le imprese dell’indotto sugli ultimi sviluppi della procedura in corso per salvaguardare la continuità produttiva dell’azienda. In particolare, l’Esecutivo ha illustrato i provvedimenti già adottati per la tutela dei lavoratori e delle aziende dell’indotto e ha annunciato l’intenzione di mettere in campo un ammortizzatore sociale unico. Il Governo, inoltre, ha aggiornato sull’istanza per la richiesta di amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia Spa (AdI) avanzata al Mimit da Invitalia Spa, socio pubblico di AdI, con l’obiettivo della continuità e del rilancio produttivo degli impianti. Il governo ha riferito che a giorni saranno nominati i commissari straordinari, assicurando che la scelta ricadrà su figure che abbiano una professionalità e una competenza specifica nel settore siderurgico e una conoscenza diretta degli impianti.
L’esecutivo ha, inoltre, confermato che il tavolo di confronto rimarrà attivo fino alla conclusione della vicenda dell’ex Ilva e ha informato che il decreto legge ‘Disposizioni urgenti a tutela dell’indotto delle grandi imprese in stato di insolvenza ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria’, in fase di conversione in Parlamento, è suscettibile di ulteriori miglioramenti per garantire la continuità produttiva e aziendale dell’ex Ilva.
Sergio Lo Monte, Segretario nazionale di Confartigianato Trasporti, ha evidenziato le difficoltà delle micro, piccole e medie imprese fornitrici di Acciaierie d’Italia, con particolare riferimento al settore dell’autotrasporto.
In particolare, il rappresentante di Confartigianato ha indicato una serie di richieste, a cominciare da quella di “vincolare quota parte delle risorse stanziate con il decreto per il commissariamento dell’ex Ilva al pagamento integrale dei crediti vantati dalle piccole imprese fornitrici di Acciaierie d’Italia, prevedendo dunque un fondo ad hoc con ristori certi per l’indotto che ottenuta la liquidità garantirebbero l’operatività a salvaguardia della continuità aziendale dell’acciaieria”.
Confartigianato ritiene essenziali misure straordinarie per circostanze straordinarie e, a tal fine, ha richiesto la sospensione fino a settembre per le imprese dell’indotto del pagamento di tutti i tributi e gli oneri previdenziali e contributivi, garantendo anche la regolarità del DURC così da consentire loro di continuare a lavorare.
Al contempo, con riguardo alla tutela dei lavoratori dipendenti, all’annuncio della Ministra Calderone di prevedere un ammortizzatore unico per le imprese al fine di non creare lungaggini con le diverse gestioni, Confartigianato ha chiesto la garanzia di estensione anche per tutte le imprese che non hanno contratti diretti ma lavorano in subappalto o sub-vezione.
Tra le altre richieste di Confederazione anche quella di “assicurare non solo alle imprese di autotrasporto che operano con contratto diretto con Acciaierie d’Italia S.p.A. ma anche a quelle che abbiano operato in regime di sub-vezione la sospensione degli oneri previdenziali e fiscali per il periodo di amministrazione straordinaria”.
Apprezzando la grande attenzione prestata sul tema dal Governo, Confartigianato ha espressamente manifestato l’esigenza di continuare il confronto in un “tavolo permanente di confronto tra governance aziendale, commissari e principali associazioni di categoria” per garantire una gestione “trasparente e corretta” dei rapporti commerciali con le micro e piccole imprese fornitrici, a partire dal superamento dell’attuale meccanismo di aste al massimo ribasso per l’assegnazione dei lavori.
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