EVENTI – Settimana per l’energia e la sostenibilità: Confartigianato protagonista della transizione green
Confartigianato si conferma protagonista della sostenibilità e guida degli artigiani e delle piccole imprese nelle transizioni green ed energetica. Lo dimostra il successo della Settimana per l’energia e la sostenibilità che, dal 21 al 27 ottobre, ha mobilitato il Sistema Associativo in tutta Italia con 80 eventi realizzati in 50 sedi territoriali di 19 regioni.
Iniziative, 28 delle quali trasmesse in diretta streaming, che hanno visto la partecipazione di 7500 persone, con il coinvolgimento di 300 studenti, e hanno interessato 45mila imprenditori. 10 gli eventi realizzati in collaborazione con Unioncamere, tra i quali la presentazione del “Report su energia e sostenibilità delle MPI a vocazione artigiana” curato dall’Ufficio Studi di Confartigianato.
“Sono numeri – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – che mostrano il diffuso impegno della nostra Confederazione per contribuire a costruire un nuovo modello di sviluppo economico e sociale di cui gli artigiani e le piccole imprese sono attori-chiave”.
Gli eventi della Settimana hanno toccato temi cruciali come l’Agenda 2030, l’economia circolare, la lotta ai cambiamenti climatici, affrontando argomenti che vanno dall’efficienza energetica all’uso di fonti rinnovabili, fino alla mobilità verde e alla gestione dei rifiuti. Gli incontri hanno incluso convegni e seminari, con la partecipazione di esperti del settore energetico, ambientalisti, accademici e rappresentanti delle istituzioni.
L’apertura della Settimana è avvenuta il 17 ottobre a Milano con un convegno sul tema “La sfida delle transizioni nelle prospettive dello sviluppo”. Oltre ai convegni, sono state organizzate mostre per presentare tecnologie innovative e prodotti sostenibili, e workshop pratici per imparare a ridurre il consumo energetico. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di apprendere strategie per migliorare l’efficienza energetica e integrare le energie rinnovabili nelle loro attività.
La Settimana per l’Energia e la Sostenibilità non solo ha messo in luce le sfide legate all’energia sostenibile, ma ha anche presentato casi di best practice di imprese che hanno già intrapreso un cammino verso la sostenibilità per un futuro in cui il rispetto per l’ambiente e la crescita economica possono andare di pari passo.
Nel corso dell’iniziativa Confartigianato ha presentato il “Report su energia e sostenibilità delle MPI a vocazione artigiana” curato dall’Ufficio Studi dal quale emerge la crescita della propensione green delle imprese italiane. Nel 2023, infatti, la produzione di energia da impianti fotovoltaici nelle imprese, pari a 10.742 GWh, è aumentata del 9,1% rispetto all’anno precedente. E nel primo semestre 2024 la corsa continua: l’Italia mette a segno una crescita del 17,4% della produzione con energia solare, piazzandosi al secondo posto nell’Ue, dopo la Polonia.
Per ridurre i costi dell’energia, abbattere le emissioni, favorire la creazione di imprese e occupazione, secondo Confartigianato, va potenziato l’utilizzo di fonti rinnovabili, anche favorendo gli investimenti in piccoli impianti per l’autoproduzione e la realizzazione di comunità energetiche.
E poi bisogna agire sulla riqualificazione del nostro patrimonio immobiliare. L’Italia deve ‘correre’ per raggiungere i traguardi di efficienza e risparmio energetici fissati dalla Direttiva Ue Case Green. Secondo il rapporto di Confartigianato le condizioni dei nostri edifici sono critiche: su 25,7 milioni di abitazioni, ben 17,5 milioni (pari al 68% del totale) risalgono a prima del 1980 e il 51,8% degli immobili si colloca nelle classi energetiche meno efficienti (F e G). Sottolinea il presidente Granelli: “Siamo un Paese con case vecchie e poco efficienti. Bisogna rendere stabili e permanenti le detrazioni fiscali al 65% per riqualificare gli edifici all’insegna dell’efficienza e del risparmio energetici”. Non meno importanti le azioni per la sicurezza del territorio.
E’ sempre Confartigianato a rilevare che 8,4 milioni di persone e 631mila imprese vivono e operano in aree del Paese a rischio di frane e alluvioni, fenomeni che dal 2013 al 2022 hanno provocato danni economici per 5 miliardi di euro l’anno. Granelli raccomanda: “Vanno utilizzate rapidamente le risorse del Pnrr per la prevenzione e per la messa in sicurezza delle zone colpite dal dissesto, la realizzazione di opere e infrastrutture adeguate, la manutenzione ordinaria”.
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