EUROPA – Diritto alla riparazione: dall’Europarlamento nuove tutele per i piccoli riparatori
Il 25 ottobre la Commissione Mercato interno-IMCO del Parlamento Europeo ha approvato il suo progetto di relazione sulla Direttiva recante norme comuni che promuovono la riparazione dei beni.
Il testo, presentato dalla Commissione Europea a marzo, introduce un nuovo “diritto alla riparazione” per i consumatori, garantendo che un numero maggiore di prodotti sia riparato nell’ambito della garanzia legale e che i consumatori dispongano di opzioni più facili e meno costose per riparare i propri prodotti tecnicamente riparabili (ad esempio aspirapolveri, lavatrici, frigoriferi o televisori) quando la garanzia legale è scaduta.
Numerose richieste avanzate da Confartigianato Imprese sono state recepite nel testo approvato dagli eurodeputati, al fine di tutelare il lavoro dei riparatori indipendenti. Nello specifico, il testo prevede che i riparatori indipendenti potranno avere accesso a tutti i pezzi di ricambio, alle informazioni e agli strumenti necessari per effettuare le riparazioni a un costo ragionevole per tutta la durata di vita di un prodotto. Secondo gli eurodeputati, ciò stimolerà la concorrenza, ridurrà i costi di riparazione e offrirà ai consumatori una maggiore scelta.
Confartigianato sostiene da sempre la necessità realizzare una effettiva equiparazione sul mercato tra operatori autorizzati e indipendenti nell’accesso alle specifiche tecniche dei produttori, in particolar modo in alcuni settori specifici come quello degli autoveicoli. Il libero accesso alle informazioni tecniche delle case costruttrici è un presupposto essenziale per l’espletamento del servizio in conformità agli standard richiesti dagli stessi costruttori e l’operatività delle aziende.
Come chiesto anche dalla Confederazione, il testo specifica che, oltre alle disposizioni previste dalla direttiva, devono essere promosse e incoraggiate misure di sensibilizzazione per promuovere una vera e propria cultura della riparazione, il miglioramento delle conoscenze dei consumatori sulla corretta manutenzione e cura dei prodotti e sui loro diritti, anche in termini di garanzia legale, nonché incentivi mirati. Per questo, tra gli altri punti approvati, vengono previsti incentivi per i consumatori che scelgono la riparazione rispetto alla sostituzione dei prodotti danneggiati. I deputati chiedono anche che gli Stati membri promuovano la riparazione attraverso incentivi finanziari come voucher e fondi nazionali per la riparazione. Inoltre, gli stati Membri dovranno vietare le pratiche che impediscono ai consumatori di esercitare il loro diritto alla riparazione, tra cui, per esempio, qualsiasi tecnica contrattuale, hardware o software che possa impedire o limitare la riparazione.
Il testo prevede infine la creazione di una piattaforma online per la riparazione, che consentirà di mettere in contatto i consumatori con i riparatori e i venditori di beni soggetti a ricondizionamento presenti nella loro zona, e un modulo europeo di informazioni sulla riparazione, che i consumatori potranno richiedere a qualsiasi riparatore e che garantirà la trasparenza delle condizioni di riparazione e del prezzo e renderà più facile per i consumatori confrontare le offerte di riparazione.
Questo testo verrà ora votato dagli eurodeputati nella sessione plenaria di novembre. Una volta che il Consiglio avrà adottato la sua posizione, potranno iniziare i negoziati interistituzionali sul testo finale.
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