DPCM COVID 19 – Il Governo vara nuove disposizioni per contrastare il contagio da Covid-19
Il nuovo DPCM ha introdotto nuove misure anti Covid a partire da lunedì 26 ottobre e fino al 24 novembre.
Tra le disposizioni, in sintesi, che riguardano le imprese, il decreto contiene le nuove limitazioni per le attività di ristorazione (comprese fra cui bar, pub, ristoranti, pasticcerie e gelaterie) che sono consentite dalle 5 alle 18.
– E’ permessa fino alle ore 24 la ristorazione con asporto con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
– Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi.
– E’ sempre permessa la consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto così come le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, a condizione che sia garantita la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e nel rispetto dei Protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio.
Le attività di servizi alla persona (parrucchieri, barbieri ed estetiste) sono permesse a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio. Questi Protocolli dovranno essere adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle Regioni nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri per Protocolli di settore elaborati dal Comitato tecnico scientifico in data 15 maggio 2020.
Possono essere svolte le attività inerenti ai servizi alla persona già consentite sulla base del DPCM del 26 aprile 2020 (lavanderie e tintorie, servizi di pompe funebri e attività connesse).
Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri benessere e centri termali fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza.
Il DPCM – pur confermando la possibilità per le autoscuole di svolgere i corsi e le prove teoriche e pratiche, i corsi per l’accesso alla professione di trasportatore su strada e i corsi sui tachigrafi – stabilisce che, in caso di aggravamento della situazione epidemiologica, il Ministro dei trasporti, sentiti i Presidenti delle Regioni interessate, possa disporre la temporanea sospensione delle prove pratiche di guida e la proroga dei termini in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove.
Convegni e congressi si potranno tenere solo con modalità a distanza. Non si potranno tenere sagre e fiere, neanche quelle a livello nazionale e internazionale che erano state salvate dal precedente Dpcm.
Il Governo ha allo studio misure di ristoro per le attività colpite dalle restrizioni, che saranno contenute in un decreto legge che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri nei primi giorni della prossima settimana. Tra le misure di indennizzo a favore dei settori le cui attività sono sospese o ristrette vi sono quelle che erano state già previste in precedenza. In particolare: indennità mensile una tantum, sospensione dei versamenti fiscali e contributivi, credito di imposta per l’affitto di novembre, la cassa integrazione, misure a sostegno della filiera agro-alimentare, reddito di emergenza. Secondo quanto affermato dal Presidente del Consiglio Conte le misure di ristoro “arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario dell’Agenzia delle Entrate”.
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