BERGAMO – Confartigianato presenta in Senato ‘Il Cantiere della Vita’. Continua l’impegno solidale degli artigiani
Oggi a Palazzo Madama si è svolta la presentazione della pubblicazione ‘Il Cantiere della Vita‘ realizzata da Confartigianato Bergamo e dedicata ai volontari della costruzione dell’Ospedale Covid in Fiera a Bergamo, strumento anche per una nuova iniziativa solidale promossa dall’Associazione per borse di studio istituite dalla Fondazione Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare A.R.M.R. destinata al progetto ORIGIN dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.
Nell’anno del suo 75° anniversario, Confartigianato Imprese Bergamo ha realizzato l’opera dell’Ospedale in Fiera, un segno tangibile, concreto e visibile a tutto il territorio dello spirito artigiano e dei suoi valori: eccellenza, professionalità, responsabilità, sacrificio, solidarietà.
Già presentata nel luogo dove tutto è iniziato, alla Fiera di Bergamo, lo scorso luglio, la pubblicazione realizzata da Confartigianato Imprese Bergamo, a firma di Orazio Truglio, raccoglie non solo il lavoro, ma anche e soprattutto le emozioni e il sentimento di quei giorni: lasciare un segno tangibile nella storia, con una storia, quella che per i bergamaschi, in particolare per gli artigiani bergamaschi, rappresenta la quotidianità.
“Qui, gli Artigiani hanno mostrato tutto il loro essere, e hanno mostrato che su di loro ci puoi contare. Questa pubblicazione, che racconta il lavoro e le emozioni di tutti coloro che hanno contribuito a realizzare l’ospedale, è una forma di ringraziamento per i tanti volontari, artigiani, alpini, atalantini, che giorno e notte hanno lavorato instancabilmente per portare a termine in tempi record quest’opera, che rimarrà nella memoria di tutti i bergamaschi.” ha raccontato il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo, Giacinto Giambellini
“Questa opera è uno sguardo di fiducia al futuro, vuole essere il messaggio che con la capacità, la forza del lavoro, la cultura e l’anima, con la solidarietà e lo spirito di squadra, tutto si può fare” ha introdotto la sen. Alessandra Gallone, promotrice di questo evento insieme ai colleghi parlamentari bergamaschi “Ogni bergamasco in quei giorni ha fatto tutto ciò che poteva. Anche noi, tutti quanti, ci siamo messi in gioco per “fare”, nello spirito bergamasco, ogni cosa possibile. Il lavoro rappresentato in questa pubblicazione, è Bergamo, è il nostro quotidiano orgoglio”
“In quei giorni terribili ero a Bergamo per raccontare con le mie immagini l’evolversi della pandemia nel territorio più colpito. Qui, in Fiera, ho trovato la forza e la grinta di un popolo che, nonostante le innumerevoli sofferenze, non si è arreso al virus. Con questi scatti ho voluto mostrare le emozioni di chi ha trascorso giornate intere a realizzare un ospedale simbolo della speranza e della rinascita di un territorio. Spero che queste immagini possano parlare per me e per tutte queste persone” – ha spiegato Orazio Truglio, autore e art director della pubblicazione. Nel libro sono state immortalate circa 350 persone: alle immagini sono affiancate le parole dei protagonisti tra cui medici e infermieri dell’Asst Papa Giovanni XXIII che ha coordinato l’attività del presidio medico avanzato presso la Fiera di Bergamo.
Parte del ricavato della vendita de “Il Cantiere della Vita” sarà devoluto alla Fondazione Aiuti per la Ricerca Malattie Rare A.R.M.R. – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS per sostenere, con borse di studio a giovani ricercatori, il progetto di ricerca ORIGIN. “Questo progetto a cui stiamo lavorando dall’ottobre 2020 – ha spiegato la dott.ssa Ariela Benigni, Segretario Scientifico dell’Istituto Mario Negri – è di grande importanza perché ci permette di indagare sull’eventuale relazione tra fattori genetici e decorso della malattia da Covid-19. L’ipotesi, infatti, è che le variazioni genetiche interindividuali possano spiegare le diverse risposte della popolazione a un’infezione virale, e che la gravità della malattia sia quindi determinata geneticamente almeno in parte. In questo modo si potrebbe determinare chi rischia di sviluppare una malattia in forma più grave, e quindi attuare azioni mirate di prevenzione. Grazie, dunque, a Confartigianato Imprese Bergamo che ha scelto di supportarci in questa missione”.
“Vogliamo guardare a quella fatica che il mondo, Bergamo in particolare, ma tutti in Italia abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo nelle nostre imprese e nelle nostre famiglie, come a un pezzo di quella storia che ci insegna che dalle grandi crisi arrivano le grandi rinascite” ha concluso Marco Granelli, Presidente di Confartigianato Imprese “La concretezza che, da artigiani, i bergamaschi hanno messo in campo nel rimboccarsi le maniche e nel “fare”, tutti insieme, con passione, qualità e velocità, rappresenta i valori dell’essere Artigiano, a Bergamo come in tutta la nazione, quei valori che saranno base per la vera ripartenza e per il futuro che attende le nostre imprese italiane”
A moderare la presentazione, Giancarla Rondinelli, giornalista Rai, inviata di Porta a Porta, che ha vissuto in prima persona tutto il percorso bergamasco nel periodo Covid e l’opera dell’ospedale, un’esperienza da ricordare per il grande dramma, ma soprattutto, per la rete umana che si è creata per continuare a mettere la propria professionalità, gratuitamente, al servizio del territorio.
Guardare avanti, per gli Artigiani, significa portare avanti i valori che hanno permesso di realizzare ciò che è stato fatto, solo grazie alla rete di persone, dove nessuno era più di un altro, ma tutti insieme verso un unico obiettivo.
Il messaggio per il domani, partendo da questa esperienza, per ciò che la ripartenza offre, è che le imprese possono cogliere queste opportunità appieno solo insieme.
Gli Artigiani, Confartigianato Imprese sono proprio questo.