GREEN ECONOMY – Tessile, cura del verde e green economy: Rimini è pronta alla 24° edizione di Ecomondo
Rimini si prepara alla 24° edizione di “Ecomondo – The Green Technology Expo”, che dal 26 al 29 ottobre animerà gli spazi della fiera romagnola. Un evento che anno dopo anno ha conquistato la fiducia del settore, fino a diventare l’appuntamento di riferimento per l’innovazione tecnologia e industriale applicata all’economia circolare. Più di 1.400 imprese espositrici, 90mila operatori qualificati da 69 paesi del mondo e oltre 150 workshop organizzati nelle passate edizioni, sono questi i numeri che hanno trasformato l’Ecomondo di Rimini nel principale evento del settore in tutta Europa, il luogo ideale dove confrontarsi per analizzare il presente e impostare la rotta del futuro. Per la prima volta dal 2007, Confartigianato Imprese avrà uno stand di rappresentanza all’interno del padiglione principale della fiera, con istituzioni, start up innovative e altri stakeholder di settore che, come Confartigianato, vogliono accelerare il processo della transizione ecologica e dello sviluppo di un’economia circolare strutturata e radicata in tutto il tessuto economico-produttivo. A cominciare dagli Stati Generali della Green Economy, il tradizionale appuntamento organizzato nell’ambito di Ecomondo che quest’anno celebra la decima edizione, per analizzare i temi economici e normativi legati all’economia circolare, alla green economy e alla creazione di nuove opportunità di sviluppo durevole e sostenibile.
Nell’ambito di Ecomondo 2021, Confartigianato parteciperà a due momenti di confronto. Il primo è all’interno del panel di eventi organizzati dall’Albo Gestori ambientali e sarà dedicato alla “Gestione degli sfalci e delle potature del verde a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs 116/2020”. Il secondo, invece, dal titolo “Ecoprogettare, innovare, misurare: il futuro del tessile circolare”, è l’evento creato quest’anno per dare avvio all’Osservatorio Tessile, l’hub pensato per accompagnare imprese e protagonisti del settore oltre la sfida proposta dal D.Lgs 116/2020, che prevede l’obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti tessili a partire dal 1° gennaio 2022, anticipando di tre anni i target di sostenibilità fissati dalle direttive europee sull’economia circolare.
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