STUDI – Si apre un autunno incerto per congiuntura e politica fiscale. Le tendenze nel webinar del 2 ottobre
La BCE prosegue la stretta monetaria per riportare l’inflazione al 2%, mentre si registrano segnali di rallentamento della congiuntura, sia interna che internazionale. In autunno si delinea un intervento di politica fiscale ‘prudente’, mentre dal PNRR è atteso un impulso alla crescita decisivo per evitare una recessione dell’economia italiana.
Prosegue la stretta monetaria
Nell’ultima seduta il Consiglio direttivo della BCE ha deciso un aumento dei tassi di 25 punti base, il decimo rialzo consecutivo da luglio 2022. Ci si poteva attendere una possibile pausa nella stretta, ma dietro a questa scelta vi è una revisione al rialzo dell’inflazione prevista per il 2023 (5,6% era 5,4% nelle previsioni di giugno) e per il 2024 (3,2%, era 3,0% a giugno). La BCE precisa che “la correzione al rialzo riflette principalmente l’evoluzione più sostenuta dei prezzi dell’energia.”
Con il rialzo dei tassi, in Italia frenano gli investimenti, mentre per le imprese sale ulteriormente il costo del credito – a luglio è salito di 358 punti base in dodici mesi – e si intensifica il calo dei prestiti, che a luglio sono diminuiti del 4,0% (-3,2% nel mese precedente), mentre in Eurozona risultano in crescita dell’1,7% (era +2,4% a luglio).
Cala l’inflazione, ma non è completato il rientro dei prezzi dell’energia
Ad agosto prosegue la fase di rallentamento dell’inflazione (scesa a +5,4%) e della sua componente di fondo (+4,8%), mentre entrano in territorio negativo (-0,1%) i prezzi dei beni energetici, dopo oltre due anni di crescita. Nel confronto internazionale, l’indice dei prezzi dell’energia in Italia rimane superiore del 46,7% a quello di due anni prima, un gap di oltre dodici punti percentuali più ampio del +34,6% registrato in Eurozona.
La debolezza di Germania e Cina
La recessione in Germania, la bassa crescita della Cina contribuiscono ad un rallentamento delle esportazioni. Nel secondo trimestre del 2023 il PIL segna ‘crescita zero’ in Germania mentre in Cina registra un limitato aumento (+0,8%), in decelerazione rispetto al primo trimestre dell’anno (+2,2%). Sul fronte dei prezzi, ad agosto la Cina è prossima alla deflazione. Nei primi sette mesi del 2023 l’export del made in Italy verso la Germania cala dell’1,6% e quello verso la Cina, al netto del farmaceutico (che presenta un outlier, con una crescita del 501%), scende dell’1,8%.
Frenata della manifattura in Italia
Dopo due mesi di crescita congiunturale, a luglio la produzione manifatturiera registra una diminuzione dell’1,1%. Nei primi sette mesi del 2023 la produzione manifatturiera cumula una flessione dell’1,9%, con una maggiore accentuazione per i settori energivori, mentre tiene (crescita zero) in Eurozona e aumenta in Francia (+1,4%) e Germania (+0,8%).
Livello dei prezzi al consumo beni energetici energia rispetto pre-crisi energetica nei maggiori paesi Uem
agosto 2023, var. % cumulata rispetto media 2021 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Stato di salute dell’economia e politiche economiche nel webinar del 2 ottobre – Le ultime tendenze della congiuntura e delle politiche economiche, in vista della prossima manovra 2024 saranno al centro del webinar che si terrà lunedì 2 ottobre 2023, ore 11.45-13.15 per la presentazione del 26° report ‘Prospettive dell’autunno 2023, tra incertezze e manovra di bilancio’ organizzato dall’Ufficio Studi in collaborazione con la Direzione Politiche Economiche e la Direzione Politiche Fiscali.
PROGRAMMA WEBINAR LUNEDÌ 2 OTTOBRE 2023, ORE 11.45-13.15
Introduzione di Vincenzo Mamoli, Segretario Generale
Segnali della congiuntura e le incertezze dell’autunno 2023, di Enrico Quintavalle, Responsabile Ufficio Studi
Alcune evidenze territoriali, di Licia Redolfi, Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia
Contributi di Andrea Trevisani, Direttore Politiche Fiscali
Conclusioni di Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche
Info per iscrizioni al webinar
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